martedì 6 aprile 2021

NUOVO BLOG

 Ci pensavo da un po' ed ora ho deciso; ho aperto un nuovo blog con un suo dominio e su altra piattaforma.

Se vuoi continuare a seguirmi questo è il nuovo indirizzo

www.cocogianni.it

Chiaramente mi piacerebbe se anche nel nuovo blog ti registrassi tra i miei follower

Questo blog verrà comunque tenuto attivo per le vecchie ricette e i post che comunque hanno avuto un significato importante per me

giovedì 11 febbraio 2021

ZUPPA DI CIPOLLE ALLA SAVOIARDA


La zuppa di cipolle è un piatto presente in tantissime regioni del mondo è stato resa famosa dalla cucina francese.
Anche se si ha traccia della zuppa di cipolle fin dall'antica Roma, quella francese pare abbia diverse origini. Chi la fa risalire a Luigi XV, chi al Duca di Lorena, chi a Caterina de' Medici. Personalmente mi piace pensare che sia veritiera quest'ultima ipotesi anche perché a Firenze c'è una versione molto simile che si chiama "carabaccia".



Le varie ricette regionali francesi prevedono di base gli stessi ingredienti variando il tipo di formaggio (emmenthal e altri) e gli aromi (timo, rosmarino, peperoncino, etc.).
La versione dell'Alta Savoia, quella di cui alla ricetta, prevede l'uso del Gruyére francese senza l'aggiunta finale di aromi, pepe e olio.



La zuppa di cipolle alla savoiarda è uno dei piatti preferiti della Manu per cui è sempre un piacere prepararla.
Ne avevo già pubblicata una versione in cui avevo affumicato le cipolle prima di cucinarle e la ricetta la trovate qui.


INGREDIENTI (per 4 persone)
500 g di cipolle bianche o gialle
2 cucchiai di farina bianca
1 cucchiaio di zucchero
½ bicchiere di vino bianco secco
500 g di brodo di carne (*)
80 g di Gruyére francese
1 noce di burro
Olio  extra vergine d'oliva
1 foglia di alloro
Fette baguette o di pane rustico
Timo fresco (facoltativo)
Sale (se necessario)
Pepe bianco
(*) La ricetta originale prevede un brodo di carne ma può essere sostituito da un brodo di verdure

PREPARAZIONE
Mondare le cipolle e tagliarle non troppo spesse ma nemmeno troppo sottili.
Versare in una casseruola l'olio evo ed il burro e, quando sciolto, aggiungere le cipolle; farle stufare dolcemente a fuoco moderato mescolando di frequente per non farle attaccare. Continuare fino a quando non diventeranno belle trasparenti; ci vorranno circa 20-25 minuti.
Aggiungere la farina e lo zucchero, mescolare per un paio di minuti fino a che la farina comincerà a prendere colore. Aggiungere il vino bianco e fare sfumare fino alla completa evaporazione.
Aggiungere il brodo caldo con l'alloro ed, eventualmente, il timo.
Regolare di sale e pepe, portare ad ebollizione, coprire con un coperchio e fare cuocere a fiamma bassa per circa un'ora.
Tagliare le fette di pane e farle leggermente abbrustolire. Grattugiare il Gruyére. 
Trasferire la zuppa nelle cocotte individuali, aggiungere un paio di fette di pane e una spolverata abbondante di Gruyére.
Passare in forno, preriscaldato a 200°C, sotto il grill attivato al massimo fino a quando il formaggio si sarà sciolto e comincerà a gratinare.
Sfornare e se si desidera completare con del timo, un giro d'olio e una grattata di pepe.
Servire caldissima.

martedì 24 novembre 2020

PAN BRIOCHE


Ebbene sì.
Questa è stata la prima volta che ho preparato il pan brioche.
Il motivo? Beh! Non è che mi sono alzato e ho detto oggi faccio il pan brioche.
No. Molto semplicemente ho deciso di preparare, per le prossime feste il panettone gastronomico, e, visto che la maggioranza dei pasticceri e dei fornai, affermano che la base è l'impasto del pan brioche ho deciso di provare a farlo.
Felicità della Manu a cui il pan brioche piace molto.
Non per vantarmi ma è venuto veramente buono nonostante qualcuno mi dicesse:
  • non sta lievitando, 
  • perché smonti la lievitazione, 
  • così non lievita più,
  • hai fatto una treccia da schifo,
  • nonostante tutto cresce ma la superficie è già scura
  • devo dire che l'aspetto non è male
  • posso assaggiare o devo aspettare
  • però, proprio niente male
  • veramente buono
Resta il fatto che comunque è stato apprezzato.


Ho guardato in rete e le ricette sono tutte molto simili. Molte utilizzano il lievito di birra o secco o fresco. Il mio pan brioche l'ho fatto con lievito madre idratato al 50% e ho utilizzato un pizzico (1 g forse di  lievito di birra fresco per fare da starter alla lievitazione.
Ho fatto qualche modifica anche al procedimento perché mi sento sicuro di quello che descriverò. 
In rete si trovano ricette le cui dosi sono per forme da pan brioche di lunghezza 40-42 cm.
Io le ho interpolate per la mia forma da plum-cake da 25 cm. 

Comunque modificherò questa ricetta per il panettone gastronomico adeguando le quantità di sale e zucchero.

Primo assaggio con marmellata di limoni

Buono anche da solo è spettacolare con una buona marmellata o con una crema alla nocciola.

INGREDIENTI (per forma da plum-cake di 25 cm)
Impasto
Tra parentesi le dosi senza utilizzo di pasta madre
155 g (180) farina Manitoba
155 g (180) farina 00
115 g (145) latte intero
35 g di zucchero semolato
1 uovo
1 tuorlo
110 g burro morbido
6 g sale
1 g (8) lievito di birra fresco
84 g (0) di lievito madre al 50%

Finitura
1 uovo
1 cucchiaino di latte

PREPARAZIONE
Preparare tutti gli ingredienti pesati mescolando le due farine e scaldando il latte a ca. 30°C
Tagliare il burro in una decina di pezzetti e farlo ammorbidire.
Nel vaso della planetaria mettere il lievito madre, il pizzico di lievito di birra, lo zucchero, l'uovo e il tuorlo ed il latte.
Azionare la planetaria al minimo per amalgamare gli ingredienti.
Aggiungere un poco di farina e fare inglobare. Ripetere l'operazione per altre 3/4 volte.
Quando si versa per l'ultima volta la farina aggiungere anche il sale.
Iniziare ad incorporare il burro inserendo un pezzetto alla volta aspettandone l'assorbimento prima di aggiungerne altro.
Terminata l'aggiunta del burro azionare la planetaria a una velocità superiore.
L'impasto sarà pronto quando le pareti del vaso della planetaria risulteranno pulite.
Si otterrà una massa compatta, morbida e leggermente umida.
Lavorarla a mano pirlandorla fino a ottenere una palla (forma tipo quelle delle pizze)
Su una placca mettere un foglio di carta forno, appoggiare l'impasto e coprirlo con la pellicola lasciata lasca.
Mettere in forno con la luce accesa e lasciare lievitare fino al raddoppio (un paio d'ore).
NB - Io accendo il forno alla massima potenza per un minuto quindi spento con la luce accesa.
Preparare lo stampo imburrandolo bene, come ho fatto io, o rivestendolo di carta forno.
Trascorso il tempo riprendere l'impasto, dividerlo in tre parti e fare dei salcicciotti.
Unire in alto i tre capi e formare una treccia e inserirla nello stampo adeguandola bene.
Rimettere in forno a lievitare per un ora o, almeno fino a quando l'impasto non avrà raggiunto il bordo dello stampo.
Togliere dal forno l'impasto e accendere il forno a 180°C in modalità statica
In una ciotola amalgamare il tuorlo ed il latte e spennellare bene tutta la superficie quindi, una volta raggiunta la temperatura di cottura infornare per 40 minuti.
Se la superficie dovesse colorarsi troppo, dopo una ventina di minuti, coprire con foglio di alluminio.
Sfornare, togliere dallo stampo capovolgendolo quindi farlo raffreddare su una graticola in modo che circoli aria anche nella parte sottostante, coperto da un panno pulito.
Lasciare intiepidire prima di tagliare.

sabato 10 ottobre 2020

FILETTI DI PESCE PERSICO FRITTI


I filetti di pesce persico fritti sono un piatto tipico dei laghi bresciani e, in particolare, del lago d'Iseo e del lago d'Idro. L'unica difficoltà è nel renderli belli croccanti fuori e morbidi dentro ed è per questo motivo che ho fatto la doppia infarinatura. Infatti la prima infarinatura viene assorbita dai filetti e li rende così più croccanti. Provate anche con le alici; vengono fantastiche
Vi posso assicurare che sono come le patatine. Uno tira l'altro.
Questo è assolutamente uno dei mie comfort food.
Personalmente gli acquisto alla Cooperativa pescatori di Clusane - Iseo perché sono freschissimi e li vendono già puliti, pronti da cucinare.


Con questa sono 388 le ricette che ho proposto in 10 anni. Sì perché oggi il blog Cocogianni compie 10 anni Trascorsi con alti e bassi ma che mi hanno permesso di conoscere tantissime persone e, per mia fortuna, di diventare amico di molte di loro.
Per questo voglio ringraziarle tutte ed, in particolare, le amiche ed amici dell'MTC che mi hanno consentito di aumentare le mie conoscenze e di crescere.


Un ringraziamento particolare ad Emanuela che mi ha, più o meno, supportato, criticato e incoraggiato e ai mie figli ed agli amici che hanno accettato di fare da cavia con le mie preparazioni con la fortuna di averli delusi raramente.
Probabilmente cambierò qualcosa di questo blog ma, compatibilmente con il tempo, sicuramente continuerò con almeno lo stesso entusiasmo.

GRAZIE DI CUORE


INGREDIENTI (per 4 persone)
16 filetti di pesce persico
Farina 00
1-2 uova
100 g di pane grattugiato
50 g di grana grattugiato
Olio di semi di girasole
Sale
Pepe bianco 

PREPARAZIONE
Asciugare ed infarinare bene i filetti di pesce persico mettendoli su carta forno in un solo strato.
Lasciare riposare una decina di minuti e, nel frattempo, sbattere le uova con un po' di sale e pepe.
Miscelare ed amalgamare bene il pane ed il grana grattugiati.
Ripassare bene nella farina i filetti quindi nell'uovo e nella miscela di pane e grana.
In una pentola portare a ca. 175-175°C l'olio di semi quindi friggere i filetti pochi per volta così da non fare abbassare troppo la temperatura dell'olio. Una volta dorati toglierli e asciugarli bene con carta assorbente. Tenere in caldo (forno statico a 90-100°C).
Servire accompagnando con patatine fritte e qualche fettina di limone.

martedì 21 luglio 2020

GULLAH RICE - RISO ROSSO (Rivisitato)


ENGLISH VERSIONS AT THE BOTTOM

Ed ecco la mia personale rivisitazione della ricetta del Riso Rosso o Riso Mulatto dei Gullah-Greechee.
Inizialmente avevo pensato ad uno stravolgimento totale della ricetta ipotizzando di fare del riso saltato, dopo la cottura pilaf, su salsa di pomodoro con fette croccanti di bacon e un frutto tropicale che dovevo ancora scegliere. Nei post che davano indicazioni sul tipo di rivisitazione è emerso chiaramente che andava comunque rispettata l'essenza della cultura di questa popolazione.
Inoltre dopo aver assaggiato il riso nella versione originale ho deciso che dovevo solo, eventualmente, ritoccarlo ma non stravolgerlo perché è troppo buono così.
Ho pensato cosa potevo variare e ho deciso di eliminare il bacon e sostituirlo con ... con cosa? 
Anche se i Gullah-Greechee sono principalmente nel Sud Carolina e in Georgia ho pensato ad altri Stati del sud degli USA e in particolare alla Louisiana.
Vi ricordate Forrest Gump quando va a pescare i gamberi di fiume?
I gamberi rossi della Louisiana sono stati stati importati in tantissimi paesi del mondo e sono proliferati facilmente. Se allevati in acque pulite le loro carni sono molto apprezzate.
In Italia sono stati importati negli anni '90 da un'azienda toscana e dopo essere sfuggiti al controllo si sono diffusi in tutto il territorio nazionale. Si ambientano facilmente anche in presenza di acque inquinate e sono un pericolo per l'Habitat che li accoglie; in Italia sono noti come gamberi killer.
Avrei voluto utilizzare questi gamberi ma non sono riuscito a procurarmeli per cui li ho sostituiti con le mazzancolle che sono presenti sia in Italia che in alcuni mari tropicali.
Con le teste e i carapaci delle mazzancolle ho fatto poi una salsa rivisitando quella fatta per l'American fish burger dell'MTC aggiungendo il peperoncino presente nei piatti del sud degli Stati Uniti.


























Ultima constatazione: alla Manu anche questa versione è piaciuta tantissimo, tanto che non ha saputo scegliere se è meglio questa o l'originale. Dilemma che è anche il mio





INGREDIENTI (per 4 persone)

225 g di riso a chicco lungo 
470 g di brodo di pollo o acqua
180 g di passata di pomodoro
24 mazzancolle
40 g di burro
1 patata
1/2 cipolla bianca o rossa
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
1/2 cucchiaino di pepe nero
1/2 cucchiaino di peperoncino
1/2 cucchiaino di paprica forte
1 foglia di alloro
Coriandolo o prezzemolo o timo

PREPARAZIONE
Togliere la testa alle mazzancolle ma lasciare il carapace.
Mettere sul fuoco una padella con cui cuocere il riso; quando sarà calda versare il burro e mescolare velocemente. Si otterrà subito un bel burro nocciola. Aggiungere le mazzancolle, mescolare e cuocere per un paio di minuti così che rilascino il loro sapore. Togliere le mazzancolle lasciando il grasso in padella, versare la cipolla a dadini, abbassare il fuoco e cuocerla fino a quando diventerà traslucida; basteranno 2 o 3 minuti.
Aggiungere l'aglio tritato e proseguire la cottura per un minuto ca. quindi aggiungere il riso e mescolare continuando a cuocerlo fino a quando i chicchi perderanno la loro trasparenza.
Unire la passate di pomodoro e mescolare bene quindi aggiungere gli altri ingredienti e portare a bollore a fiamma alta. Raggiunto il bollore abbassare la fiamma, coprire con il coperchio (possibilmente in vetro così da poter controllare la cottura) e completare la cottura. Con il riso utilizzato da me sono stati necessari 17-18 minuti.
Nel frattempo preparare la salsa. Togliere il carapace alle mazzancolle, tagliarne 8 a pezzettini e tenerle in caldo.. In un pentolino versare i carapaci e le teste delle mazzancolle, il peperoncino e la paprica. Fare soffriggere due o tre minuti quindi aggiungere due, tre cubetti di ghiaccio e dell'acqua fredda fino a coprire più un altro dito. Fare sobbollire fino a quando il liquido non si sarà ridotto della metà
Frullare il tutto con il mixer ad immersione fino ad ottenere una salsa fluida. Filtrare il tutto e rimettere sul fuoco aggiungendo la patata tagliata a pezzettini piccolini in modo tale da farla cuocere rapidamente. Quando la patata sarà cotta frullare di nuovo, filtrare, aggiustare di sale e pepe quindi rimetterla sul fuoco fino ad ottenere la consistenza desiderata tenendo presente che raffreddando tende ad addensarsi.
Quando il riso sarà cotto (per verificarlo muovere il riso con una forchetta; deve essere sgranato e umido) coprire la pentola con un panno e poi con il coperchio e lasciare riposare per 5 minuti.
Eliminare la foglia di alloro e sgranare bene tutto il riso ed eventualmente controllare sale e pepe.
Mettere il riso in una ciotola premendo delicatamente quindi rovesciarlo nel piatto; distribuite su di esso le mazzancolle tritate. Versare la salsa sul riso e nel piatto e al lato del riso mettere 4 mazzancolle intere.
Completare con foglie di coriandolo o, in alternativa, timo o prezzemolo. 

ENGLISH VERSION

The original red rice is too good to be turned upside-down. That’s why I have decided to not be too much creative and to replace only bacon with shrimps, according to the famous scene of Forrest Gump. Instead of crayfish, I have used “mazzancolle”, Italian prawns with a delicate taste.

INGREDIENTS serving 4
225 g long grain rice
470 g chicken broth or water
180 g tomato sauce
24 prawns (Italian mazzancolle)
40 g butter
1 potato
½ red onion
1 garlic clove
1 tsp salt
½ tsp black pepper
½ tsp cayenne pepper
1 bay leaf
fresh coriander or parsley or thyme

PREPARATION
Remove the heads from the prawns, leaving the shells on. Melt the butter in a large sauce pan, at a medium heat, and cook it until brown.  Sauté the prawns for 2 minutes, so to realease their aroma, then remove and set them apart. Cook the onion, finely diced, in the same pan, until translucent (2-3 minutes), then add garlic and cook 1 minute longer. Stir in the rice and continue cooking, always stirring, until the rice is no longer translucent   Stir in the tomato sauce, salt, pepper, Cayenne pepper  bay leaf, and chicken stock. Bring to a boil over high heat, then reduce the flame aand simmer until the rice is tender,  17-18 minutes stirring halfway through.
Meanwhile, prepare the sauce
Remove the shells from the cooked prawns (set 4 prawns aside, for the final decoration) for the decoration), cut the flesh in small pieces and keep them warm.
I a large, heavy-based pot over medium heat, put the head and the shells of the prawns, hot chilli and paprika. Sauté for 2-3 minutes, then add 2-3 ice cubes and iced water, enough to completely cover the shells. Bring ot a boil, then simmer until the liquid will be reduced by half.
Take off the heat, transfer mixture to a blender and blend until smooth. Alternatively, purée with an immersion blender until very smooth. Filter the sauce, return to medium heat and add the potato, diced. When the potato is tender, blend the sauce again. Season to taste, with salt and pepper, then return to the heat and cook unti thick.
When the rice is cooked Let stand at least 5 minutes, covered with a line cloth between the pan and the lid.  Remove and discard the bay leaf. Fluff with a fork before serving.
Put the rice in a bowl, flip it on a serving plate and arrange the prawns all around. Dip with the sauce, decore with the 4 whole prawns and sprinkle all over  with the fresh herbs

sabato 18 luglio 2020

GULLAH RICE - RISO ROSSO (Originale)


Finalmente!!!
Finalmente è tornato l'MTChallenge. O meglio, è tornato in una nuova versione che dell'originale mantiene la caratteristica che alcuni food blogger si sfidano mensilmente realizzando una ricetta oggetto della sfida.
Intanto questo nuovo progetto, nato come sempre dalla vulcanica Alessandra Gennaro, si chiama MTC Taste The World ma il cambiamento sostanziale è che oggetto delle sfide saranno delle ricette riconducibili a etnie minoritarie presenti nel mondo e attraverso queste cercare di trasmettere i loro usi e la loro cultura.
Inoltre ogni tappa andranno presentate due ricette: la prima deve essere l'esatta riproduzione della ricetta originale mentre la seconda sarà una rivisitazione della stessa che deve comunque mantenere caratteristiche che accompagnino le origini, le usanze e la localizzazione di queste minoranze.














Per il numero 0 la popolazione scelta sono i Gullah-Greechee una comunità presente nella zona sud-est degli Stati Uniti ed in particolare in Georgia e nella Carolina del Sud. Caratteristica di questa comunità è lo strettissimo legame con l'area della loro provenienza africana della zona del delta del Niger. Per un approfondimento molto più puntuale leggere questo articolo a firma di Alessandra Gennaro

La ricetta scelta è il Riso Rosso detto anche Riso Mulatto e la ricetta tradizionale è tratta dal libro Jubilee di Tony Tipton-Martin.

Questa è la prima ricetta quindi nella versione originale.
Il riso che ho deciso di utilizzare è l'Uncle Ben's, un riso parboiled nato ai primi del '900 negli Stati Uniti per ottenere un riso che fosse meno attaccabile dai punteruoli (specie di scarabeo, che avesse un maggiore potere nutrizionale e che cuocesse in minor tempo (richeste che pare venissero dall'esercito). Questo riso dal 1950 a 1990 è stato il più utilizzato in quella nazione.
La mia scelta è stata anche dovuta alla richiesta della Manu visto che è il suo riso a chicco lungo preferito.
Ho utilizzato sia il burro che il bacon per avere più grasso dove tostare il riso.
Ho avuto problemi a recuperare il bacon perché quello che avevo trovato era a fettine praticamente trasparenti per cui avevo preso la pancetta affumicata. All'ultimo momento ho trovato del bacon già tagliato ed ho utilizzato quello.
Alla fine ho aggiunto delle foglioline di timo mentre utilizzerò il coriandolo nella versione rivisitata.

Ultima constatazione: alla Manu è piaciuto tantissimo, prova ne sia che ne ha mangiato una quantità per lei spropositata.
Per me questa è stata una piacevole scoperta sia per la ricetta, davvero ottima, che per la cottura pilaf che, credetemi, è stata la mia prima volta.




INGREDIENTI (per 4 persone)

225 g di riso a chicco lungo 
470 g di brodo di pollo o acqua
180 g di passata di pomodoro
100 g di bacon a cubetti
20 g di burro
1/2 cipolla bianca o rossa
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
1/2 cucchiaino di pepe nero
1 foglia di alloro
Coriandolo o prezzemolo o timo

PREPARAZIONE
Mettere sul fuoco una padella con cui cuocere il riso; quando sarà calda versare il burro e mescolare velocemente. Si otterrà subito un bel burro nocciola. Aggiungere il bacon a dadini o striscioline, mescolare e cuocere per un paio di minuti così da averlo bello croccante e avrà rilasciato i suo grasso. Togliere il bacon e tenerlo da parte al caldo lasciando il grasso in padella, versare la cipolla a dadini, abbassare il fuoco e cuocerla fino a quando diventerà traslucida; basteranno 2 o 3 minuti.
Aggiungere l'aglio tritato e proseguire la cottura per un minuto ca. quindi aggiungere il riso e mescolare continuando a cuocerlo fino a quando i chicchi perderanno la loro trasparenza.
Unire la passate di pomodoro e mescolare bene quindi aggiungere gli altri ingredienti e portare a bollore a fiamma alta. Raggiunto il bollore abbassare la fiamma, coprire con il coperchio (possibilmente in vetro così da poter controllare la cottura) e completare la cottura. Con il riso utilizzato da me sono stati necessari 17-18 minuti. Quando il riso sarà cotto (per verificarlo muovere il riso con una forchetta; deve essere sgranato e umido) coprire la pentola con un panno e poi con il coperchio e lasciare riposare per 5 minuti.
Eliminare la foglia di alloro e sgranare bene tutto il riso ed eventualmente controllare sale e pepe.
Rovesciarlo nel piatto di portata e distribuite sulla superficie il bacon.
Completare con foglie di timo o, in alternativa, coriandolo o prezzemolo.  

lunedì 29 giugno 2020

PIÑA COLADA POPSICLES


Il tema di questo mese per il Club del 27 sono i Popsicles ovvero i ghiaccioli e la scelta doveva essere fatta su ricette pubblicate da riviste di lingua anglosassone. La mia scelta è finita su i Piña Colada Pops pubblicati dalla rivista Women's Weekly Food.
Perché ho scelto questa? In realtà è lei che ha scelto me perché nei miei vari viaggi a Cuba questa era il mio cocktail preferito.
La Piña Colada è nata a Cuba e successivamente Portorico l'ha eletta a cocktail nazionale.
Negli hotel o nei locali per turisti mi veniva servito rispettando fedelmente le proporzioni classiche di questo cocktail in quanto ai barman non era consentito variazioni mentre per la "calle" o dove si poteva per me era diventato un classico ordinare una Piña Colada con "bastante" rum. Questo voleva dire che la quantità di rum era per lo meno raddoppiata. Ricordo che nella mia prima vacanza a Varadero la sera alla discoteca La Bamba non la ordinavo neppure perché un cameriere, a cui avevo dato la prima sera una piccola mancia, me la faceva preparare appena entrato.
Che posti e che persone. Ne ho una grande nostalgia.


Rispetto alla versione pubblicata sulla rivista ho fatto una piccola modifica. Non ho fatto i Pops uniformi come il cocktail ma ho voluto differenziarli un pochino.
Ho fatto la punta con solo latte di cocco, poi un pochino di solo succo d'ananas e alla fine il cocktail vero e proprio. A me sono sembrati più carini.

Ho voluto anche fare il cocktail Piña Colada di cui ho riportato la ricetta originale. In realtà quello che ho realizzato e fotografato è, che ve lo dico affà, con bastante rum.

Con questo post partecipo al Club del 27 - Giugno 2020 - Popsicles

Il post con il riepilogo delle ricette partecipanti lo si può trovare sul sito dell'MTC a questo link.

INGREDIENTI (4 pops)

Polpa e succo di mezzo ananas
120 g di sciroppo di zucchero
60 ml di rum bianco
60 ml di latte di cocco

Sciroppo di zucchero
150 s di zucchero semolato
90 g di acqua

PREPARAZIONE

Mescolare lo zucchero con l'acqua bollente e mescolare fino allo scioglimento dello zucchero quindi farlo raffreddare.
Frullare la polpa e il succo di mezzo ananas fino ad ottenere un succo omogeneo.
Aggiungere il rum, lo sciroppo e il latte di cocco e frullare nuovamente.
Versare il liquido ottenuto negli stampini e fare congelare in freezer almeno una notte.
Nella mia variante ho versato un poco di latte di cocco e l'ho fatto rapprendere in freezer. Quando ha raggiunto una consistenza tale da non mescolarsi con il succo d'ananas ho versato un poco di quest'ultimo. Ho ripetuto l'operazione concludendo con la miscela e ho fatto raffreddare per una notte. 
Gli stecchini li ho inseriti più o meno dopo un'ora dall'ultimo inserimento in freezer.

PIÑA COLADA COCKTAIL


INGREDIENTI 

9 cl di succo di polpa d'ananas
3 cl rum bianco
3 cl latte di cocco
Ghiaccio

PREPARAZIONE

Inserire nel vaso di un frullatore Il succo d'ananas, il rum,  il latte di cocco e poco ghiaccio.
Frullare per una ventina di secondi fino ad ottenere un composto spumoso.
Versare in una coppa alta guarnendo con foglie e fette d'ananas.
Completare con cannucce.

Per ottenere un cocktail un po' più forte si può aumentare la dose di rum.

domenica 21 giugno 2020

ANANAS SOUS VIDE CON SALSA DI FRAGOLE



Come detto in un precedente post questa tornata dell'MTChallenge Smart dedicata alla cottura sottovuoto prevedeva si ricetta salate che ricette dolci.
Per quanto riguarda il salato ho preparato una tagliata di manzo e il vitello tonnato mentre per il dolce ero in alto mare.
Mi sono poi ricordato che la Manu, tempo fa, mi aveva chiesto di preparare il carpaccio d'ananas. Da qui è partita l'idea di fare questo dessert.
Per quanto riguarda l'ananas lo avevo già fatto alla griglia per cui ho pensato di provare a cuocerlo sottovuoto aggiungendo menta e cannella sperando che potessero trasmettere il loro profumo alle fette d'ananas. Dopodiché un passaggio rapidissimo nel burro dove avevo sciolto lo zucchero.
Non so perché ma l'abbinamento con le fragole mi è sembrato naturale così come l'utilizzo di un pochino di aceto balsamico.
Alla fine il risultato non è stato male e il contrasto tra le fragole frullate fredde e l'ananas caldo ha dato un ulteriore contrasto.
A posteriori penso che qualche granello di sale grosso, non tanti, 4 o 5 avrebbe dato un risultato ancora più buono.
Me ne ricorderà quando lo rifarò.


INGREDIENTI (per 4 persone)
4 fette di ananas spessore 15-20 mm
4 fragole belle
50 g di burro
50 g di zucchero di canna
1 stecca di cannella
Foglie di menta
Aceto balsamico (in alternativa 2 cucchiai di rum)
200 g di fragole
2 cucchiaini di zucchero semolato
Succo di mezzo limone

PREPARAZIONE
Sbucciare una parte di ananas in modo da poter ricavare 4 fette spesse ca. 15-20 mm a cui deve essere tolta la parte centrale. Lavare qualche foglia di menta e prendere qualche pezzetto di cannella.
Inserire le fette d'ananas nella busta per il sottovuoto senza sovrapporle e mettere qualche foglia di menta e pezzetti di cannella al centro dell'ananas dove c'è il foro. Creare il sottovuoto tramite immersione del sacchetto in acqua (vedi qui) facendolo scivolare in orizzontale in modo tale che le fette non si sovrappongano. Impostare il roner a 84°C di temperatura per 40-45 minuti e quando l'avrà raggiunta immergere la busta nell'acqua.
Nel frattempo pulire le fragole e tagliarle grossolanamente e versarle nel bicchiere del mixer con lo zucchero semolato e il succo di limone. Frullare fino a ottenere una salsa ben omogenea- Lasciarla riposare in frigorifero.
Terminata l'azione del roner togliere l'ananas dalla busta conservando la cannella e eliminando le foglie di menta.
In una padella fare sciogliere il burro con lo zucchero di canna quindi aggiungere le fette di ananas, la cannella e delle nuove foglie di menta e fare rosolare bene da ambo i lati. Se usate il rum al posto dell'aceto balsamico versarlo nella padella e farlo sfumare bene.
Versare a specchio nel piatto la salsa di fragole, porre al centro la fetta d'ananas e una bella fragola. Versare sopra un po' di burro caramellato e un filo di aceto balsamico. Decorare con le foglioline di menta e la cannella.